27/08/2025 12:49
Rumori molesti in condominio: cosa dice la legge
Musica alta, tacchi, cani che abbaiano: quando un rumore diventa “molesto” in condominio? E quali sono i rimedi previsti dalla legge?
La convivenza in condominio comporta inevitabilmente dei rumori, ma quando diventano eccessivi possono configurare i cosiddetti rumori molesti.
Secondo l’art. 844 del Codice Civile, non sono ammessi i rumori che superano la normale tollerabilità, valutata in base al contesto, agli orari e all’intensità.
Esempi di rumori molesti frequenti:
musica o TV ad alto volume;
passi o spostamento mobili in orari notturni;
animali domestici che abbaiano a lungo;
lavori domestici rumorosi fuori dagli orari consentiti.
Come intervenire:
Tentare un dialogo diretto con il vicino.
Segnalare all’amministratore che può richiamare il condomino.
In casi gravi, rivolgersi alle autorità competenti o intraprendere un’azione legale.
👉 In sintesi: i rumori sono tollerabili solo se rientrano nei limiti della normale convivenza. Se diventano eccessivi, la legge tutela i condomini disturbati.